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Comunicato Stampa SIGA
La Società Italiana di Genetica Agraria scrive a Napolitano:
“Irrisori i fondi per la ricerca e ora il Ministero ritira il suo impegno a finanziare un importante progetto”
A pochi giorni dall’emanazione del bando ufficiale, il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (MIUR) ha ritirato il supporto al programma ERA-CAPS sull’espansione dell’area europea della ricerca nel settore della biologia molecolare vegetale (“Expanding the European Research Area in Molecular Plant Sciences”, http://www.eracaps.org/). Lo denuncia la Società Italiana di Genetica Agraria insieme a numerosi ricercatori del settore con una lettera aperta al Presidente della Repubblica.
Il progetto ERA-CAPS consiste in un programma di ricerca collaborativo europeo finanziato dalle agenzie dei paesi partecipanti in cui i contributi del Ministero ritornerebbero in Italia per finanziare i gruppi nazionali coinvolti. “In Italia, per il finanziamento della ricerca di base sulle piante sono erogati ogni anno un paio di milioni di euro. Ora il Ministero ha ritirato anche il suo impegno a finanziare ricerche collaborative a livello europeo nell'ambito del programma ERA-CAPS, ha dichiarato Fabio Veronesi, Presidente della Società Italiana Genetica Agraria. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al Ministro Profumo, con la speranza che sia riconsiderata la decisione e che sia consentita la partecipazione anche ai gruppi italiani”.
“La scelta di chiamarsi fuori da questo programma di ricerca, nonostante l’adesione precedentemente accordata e nonostante la rilevanza dei temi oggetto del bando (ad esempio la sicurezza alimentare o l’adattamento a cambiamenti climatici), evidenzia l’incapacità del nostro Paese di considerare l’innovazione una leva cruciale per superare la crisi” evidenziano Lucia Colombo e Piero Morandini, dell’Università degli Studi di Milano, tra i primi firmatari della lettera. “Purtroppo la ricerca sulle piante in Italia continua a essere sotto finanziata, se non osteggiata, dalle iistituzioni pubbliche che la dovrebbero appoggiare. Il caso del campo sperimentale dell’Università della Tuscia distrutto poche settimane fa su ordine del Ministero per l’Ambiente è un esempio lampante di questa grave situazione” prosegue Veronesi “Non supportare la ricerca di base in un ambito strategico come l’agricoltura è una scelta miope. Ci sono infatti numerosi casi di ricerche di base svolte su piante che hanno poi avuto enormi ricadute sull’agricoltura e sull’economia dei paesi coinvolti. Per fare un esempio, il settore della micropropagazione non esisterebbe se la ricerca di base non avesse indagato e scoperto in passato come coltivare parti di pianta in condizioni sterili. È la ricerca di base che genera strumenti e conoscenza da cui spesso dipende la capacità di produrre nuove varietà e rispondere a un ambiente che cambia” ha concluso Veronesi. “L’Italia ha avuto nel passato un ruolo guida nell’ambito della ricerca sulle piante e dello sviluppo agricolo. Con scelte come quella del MIUR si voltano le spalle non solo agli scienziati, ma anche agli imprenditori agricoli che potrebbero essere parte di questo processo, se fosse loro permesso di sperimentare l’innovazione invece di essere ostacolati nella competizione”.
Primi firmatari della lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro Profumo: Lucia Colombo, Martin Kater, Simona Masiero, Piero Morandini, Paolo Pesaresi, Chiara Tonelli (Dipartimento di Bioscienze Università di Milano)
La lettera è stata sottoscritta da:
- Società Italiana di Genetica Agraria (http://www.geneticagraria.it) in rappresentanza di circa 400 scienziati del settore.
- Piattaforma Tecnologica nazionale “IT-Plants for the Future” (www.itplants.it) che raggruppa rappresentanti di aziende delle filiere agro-alimentare ed agro-industriale e ricercatori di Università ed altri Enti Pubblici (CNR, CRA, ENEA, ecc.) attivi nella ricerca di base ed applicata sulle piante; ha come scopo principale la promozione e il coordinamento della ricerca nel settore.
La lettera è stata sottoscritta inoltre da oltre 50 ricercatori del settore che operano in Università e Enti Pubblici di Ricerca.
L’elenco è disponibile alla pagina http://www.salmone.org/lettera-siga-a-napolitano/