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- 19/04/2024 - Disponibile una posizione di postdoc presso il CNR-IBPM di Roma
- 19/04/2024 - XVII Congresso FISV
- 10/04/2024 - Corso SIGA teorico-pratico âNew Genomic Techniques: CRISPR/Cas9 in tomato and wheat"
- 01/03/2024 - Contributo SIGA per l'iscrizione di dottorandi e giovani ricercatori al V Convegno AISSA#under40
- 05/02/2024 - Premio SIGA per la migliore pubblicazione su rivista scientifica internazionale
- 24/01/2023 - Fascination of Plants Day 2024
- 22/01/2024 - Lettera SIGA-SIBV al quotidiano "Domani"
- 18/12/2023 - Pubblicato il documento SIGA sullo stato e le prospettive della conservazione dell'agrobiodiversità in Italia
Lettera della SIGA e della SIBV al quotidiano "La Nazione"
Si riporta di seguito la lettera a firma dei Presidenti della SIGA e della SIBV inviata a "La Nazione" a seguito dell'articolo pubblicato il 28/2 da L'Osservatore Romano dal titolo “La Terra non è in vendita” a firma di Carlo Triarico, Vicepresidente della FederBio e Presidente dell'Associazione per l'Agricoltura Biodinamica. L'articolo in questione ed i successivi articoli pubblicati su "La Nazione" fanno riferimento alle ricerche svolte dalla Scuola Superiore di Sant'Anna di Pisa e dall'Università degli Studi di Pisa sul mais OGM:
La Società Italiana di Biologia Vegetale e la Società Italiana di Genetica Agraria esprimono solidarietà ai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna e della Università di Pisa che hanno subito pesante attacco attraverso l’articolo firmato da Carlo Triarico su L’Osservatore Romano, nel quale si commenta una loro recente pubblicazione scientifica che ha evidenziato come l’utilizzo di colture di mais geneticamente modificato non abbiano impatto negativo sull’ambiente e migliorino rese e qualità della produzione. Carlo Triarico, non competente sull’argomento trattato nell’articolo scientifico, non si è limitato ad esprimere infondate critiche ai contenuti scientifici dell’articolo, per altro pubblicato da una prestigiosa rivista scientifica internazionale, ma si spinge ad allusioni circa l’indipendenza dei ricercatori che hanno condotto lo studio, inducendo il lettore al sospetto che dietro di loro vi siano non meglio identificati “gruppi di interesse”. Lo scopo delle pubblicazioni scientifiche non è solo quello di diffondere i risultati di ricerche ottenuti attraverso una rigorosa e consolidata prassi scientifica, ma anche proporre/confutare idee e teorie, aprire il confronto e stimolare il dibattito. Tuttavia tale dibattito non può che essere fatto seguendo le regole della comunità scientifica internazionale, a tutela dei cittadini da notizie false se non addirittura faziose.
Andrea Schubert – Presidente Società Italiana di Biologia Vegetale (SIBV)